Bulimia: cos’è e come trattare questo disturbo dell’alimentazione

La bulimia è un disturbo alimentare trattato dal Dott. Giorgio Ioimo Psicologo di Torino e Psicoterapeuta.

Secondo lo Psicologo e Psicoterapeuta di Torino, prima di passare in rassegna le varie possibilità di intervento terapeutico, è necessario fornire una definizione etimologica del termine bulimia.

Che cos’è la bulimia?

Bulimia, dal greco βουλιμία, significa “fame da bue”.

Per bulimia si intende una persona che mangia grosse quantità di cibo perdendone il controllo, senza vomitarle successivamente.

La caratteristica dei bulimici infatti è quella di mangiare grosse quantità di cibo come tentativo di distanziare relazionalmente gli altri, avvertiti come minacciosi e non amorevoli.

Le credenze della bulimia

La credenza di base delle persone bulimiche è: “sono grasso e non degno di amore da parte degli altri“.

Questa credenza ne produrrà altre intermedie quali: “se sono grasso” “allora gli altri mi staranno lontano affettivamente“, “se gli altri mi staranno lontano, allora non mi amano“.

Alla fine del processo verrà prodotto il seguente pensiero automatico: “sarò sempre grasso e non amato“.

La tentata soluzione ridondante di ingrassare, per tenere a distanza gli altri avvertiti come pericolosi, diventa per il soggetto in questione la conferma che gli altri non lo accettano e non lo amano. Questi, a loro volta, attraverso la distanza relazionale, confermeranno la percezione iniziale della persona stessa. 

Come trattare il disturbo alimentare

Le manovre terapeutiche che potranno sbloccare il disturbo saranno quelle di lavorare: da una parte, sull’aspetto corporeo guidando la persona verso una alimentazione sana e, dall’altra, fornire delle abilità relazionali che aiutino la persona a scalfire la sua diffidenza interpersonale e il suo schema di non amabilità in relazione agli altri.

Se desiderate maggiori informazioni prendete un appuntamento dal Dott. Giorgio Ioimo Psicologo e Psicoterapeuta di Torino.